Non è la prima volta che il sassofonista svizzero Urs Leimgruber si avvicina all'esibizione in completa solitudine (si pensi a 13 Pieces for Saxophone uscito sempre per la Leo Records nel 2007). Questa sessione, incisa in studio a Chicago, lo vede impegnato ai sax soprano e tenore in lunghe escursioni utilizzando tecniche estese, come la respirazione circolare.Non c'è alcuna intenzione di distruggere le caratteristiche degli strumenti usati, tuttavia la vicinanza di stile con Evan Parker o John Butcher è evidente. I suoi assoli scorrono fluidi, la quasi mezz'ora del primo brano al sax soprano o i venti del secondo al sax tenore si ascoltano facilmente.L'attenzione di Leimgruber, che dai colpi di lingua all'ipersoffiato utilizza tutte le possibilità che sono contenute nella grammatica dell'avanguardia, è rivolta allo strumento con tutte le sue potenzialità espressive e, così, sviluppa brani coerenti, scorrevoli, che stimolano l'attenzione e l'interesse dell'ascoltatore. Lunghe linee melodiche e gli squittii trovano pari valore e, in questo modo, la sperimentazione di Leimgruber sa trovare un aspetto accattivante e seducente. , View credits, reviews, tracks and shop for the 2010 CD release of "Chicago Solo" on Discogs., Non è la prima volta che il sassofonista svizzero Urs Leimgruber si avvicina all'esibizione in completa solitudine (si pensi a 13 Pieces for Saxophone uscito sempre per la Leo Records nel 2007). Questa sessione, incisa in studio a Chicago, lo vede impegnato ai sax soprano e tenore in lunghe escursioni utilizzando tecniche estese, come la .